Si dice spesso che l’adolescenza sia un periodo di cambiamenti — e in effetti è vero: il corpo cambia, le emozioni diventano più intense, nascono nuove domande su chi si è e cosa si vuole.

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Ma a volte non basta dirsi “è normale, è solo una fase”. Perché quello che si prova va oltre. Perché il mondo fuori è complicato almeno quanto quello dentro: c’è incertezza, pressione, aspettative alte e pochi punti di riferimento solidi.

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E allora il solito discorso sull’adolescenza come fase di passaggio non sembra sufficiente a spiegare il caos, il senso di smarrimento, o quella fatica costante che magari non si riesce nemmeno a raccontare.

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Ed è proprio in questi momenti che parlare con qualcuno può fare la differenza. Non per avere tutte le risposte, ma per iniziare a rimettere insieme i pezzi, dare un nome a quello che si prova e sentirsi un po’ meno soli.